di Giangiacomo Savogin D.O. (sovrano)
La
verità è che è avvenuto il pignoramento della Repubblica Italiana, o,
per meglio definirla, la corporation REPUBLIC OF ITALY...
Ma facciamo
un passo indietro. Era il lontano 1934 quando il Presidente degli USA
Franklin Delano Roosevelt, dopo la crisi finanziaria del 1929, fondò la
Securities and Exchange Commission (Commissione per i Titoli e gli
Scambi), l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza della
borsa valori. Questa agenzia, esistente a tutt’oggi, è analoga
all’Italiana Consob che tutti conoscono.
E sapete cosa accadde? Molti
Stati (ad oggi quasi 200) si trasformarono in corporations private
iscritte alla S.E.C. e proprio l’Italia fu uno dei primi Stati ad
associarvisi. Se si entra nel sito della
S.E.C.
è possibile osservare i numeri di registrazione della Società REPUBLIC
OF ITALY e scaricare anche tutti i suoi report annuali. E’ curioso che
la sede legale si trovi a Londra.
Osservando la data di iscrizione
alla S.E.C. (1934), è interessante notare che quando Mussolini stipulò
gli accordi politico-militari dapprima con la Germania di Hitler
attraverso l’Asse Roma Berlino nel 1936, ancora con la stessa Germania,
firmando il Patto d’Acciaio nel 1939, per concludere con il Giappone
tramite il Patto Tripartito, detto anche Asse Roma Berlino Tokyo, nel
1940, in realtà, il Regno d’Italia, a livello giuridico, era già una
società registrata in America.
Queste informazioni, naturalmente, erano riservate e una piccola
élite di persone, tuttavia, con l’avvento di internet e delle nuove
tecnologie, tutti oggi possono accedere a questi dati.
Ma a livello pratico, per il cittadino, cosa comporta tutto questo?
E’
semplice: essendo l’Italia una società, tutte le richieste di
pagamento, come ad esempio le tasse (casa, automobile, sevizi vari), i
verbali, le cartelle esattoriali inviate dalla Società Italia o da altre
società che ad essa sottostanno (in pratica i vari Ministeri), dal
punto di vista prettamente giuridico sono dei contratti. E, in generale,
affinché un contratto sia valido necessita di due figure: un
Proponente, colui che propone il contratto, e un Rispondente, colui che
può accettare o rifiutare il contratto. La validità di un contratto
scritto è data dalla firma in umido del Proponente. Il Rispondente può
accettare il contratto firmandolo a sua volta in umido o può accettarlo
per silenzio assenso dove previsto. Quest’ultimo caso, che riguarda il
contratto unilaterale e, cioè, il contratto con obbligazioni a carico
del solo Proponente, è disciplinato dall'art. 1333 c.c., il quale
stabilisce che:
“la proposta diretta a concludere un contratto da
cui derivino obbligazioni solo per il proponente è irrevocabile appena
giunge a conoscenza della parte alla quale è destinata. Il destinatario
può rifiutare la proposta nel termine richiesto dalla natura dell’affare
o dagli usi. In mancanza di tale rifiuto il contratto è concluso”.
Ecco
che si comprende facilmente che noi, nei confronti di tutte le
richieste di pagamento pervenute dalla Società Italia (e anche dalle
Banche) siamo i Rispondenti. Se non conosciamo la Verità, accettiamo e
paghiamo quanto richiestoci per silenzio assenso. Conosciuta la Verità,
però, è nostra facoltà decidere di non accettare il contratto (è
sufficiente barrare il contratto in diagonale, scrivere “NULLO” al sopra
della barra e aggiungere la seguente dicitura: “RIGETTO
QUESTA
OFFERTA DI CONTRATTO E NEGO IL CONSENSO AL PRESENTE PROCEDIMENTO. SENZA
PREGIUDIZIO UCC 1-308. NEGO L'AUTORIZZAZIONE AL TRATTAMENTO DEI MIEI
DATI PERSONALI UCC 1-103”. Infine, basta firmare, aggiungere la data e
rinviare al Proponente.
Come si può notare nella dicitura soprastante vengono utilizzati dei codici: UCC 1-308, UCC 1-103. Cosa significano?
UCC
è la sigla dell’Uniform Commecial Code, codice stampato per la prima
volta nel 1952, che rappresenta la prima ed unica legge per quanto
riguarda il commercio internazionale: viene utilizzato in tutto il
Mondo, ma è usato in modo criptico. Difatti, non viene insegnato nelle
Accademie di Diritto, pertanto, la maggior parte dei giuristi, degli
avvocati e dei magistrati conosce poco o per nulla questo strumento.
Tutte le aziende e gli Stati che sono iscritti per autocontrollo alla
S.E.C. sottostanno alle leggi dell’UCC. Ecco che, quindi, anche l’Italia
ed i suoi cittadini devono sottostare alle leggi dell’UCC.
Ora, dicevamo: l’Italia è stata pignorata.
Il
tutto è iniziato con