La riforma della giustizia di Berlusconi - lettera del M5S al ministro Orlando
"Gentile Ministro Orlando,
con questa lettera le spieghiamo, punto per punto, perchè non
parteciperemo all'incontro di oggi. In primo luogo, siamo in presenza di
un tipico caso, da parte sua, di scortesia istituzionale.
Aspettavamo da ben 7 giorni (dal 13 agosto) una risposta ad una nostra
email, reiterata il 18 agosto, in cui le chiedevamo, prima
dell'incontro, di conoscere più dettagliatamente i contenuti dello
stesso, giacché non siamo disponibili ad una chiacchierata ferragostana
sul più ed il meno. Abbiamo già avuto occasione di confrontarci su
quelle che per noi sono le vere priorità in tema di giustizia per il
nostro paese.
Le abbiamo portato a giugno le nostre proposte in materia di anticorruzione. Ci siamo incontrati a inizio agosto per discutere di processo civile, penale e norme contro la criminalità economica.
Da allora il silenzio, a parte le interviste sui giornali giusto per dare l'impressione che qualcosa si stava muovendo.
Siamo contrari agli incontri "di facciata" al chiuso delle
stanze, riteniamo che in Italia la Giustizia necessiti di un impegno
serio e trasparente. Per questo le indichiamo, qui di seguito, le vere
priorià in materia di Giustizia del Parlamento e del suo dicastero.
Noti bene che l'aver anteposto la parola Parlamento non è casuale.
Dovremmo essere ancora in un regime democratico di divisione dei poteri
ove tocca al Parlamento legiferare ed al Governo eseguire.
Queste sono le nostre priorità:
Serve una vera legge anticorruzione, che ripenalizzi il
falso in bilancio, la corruzione e concussione con innalzamento delle
pene e che dia veri poteri alla magistratura ed alle forze di polizia ed
introduca il reato di autoriciclaggio punendo anche il solo “lavaggio”
del denaro proveniente dal reato commesso (vedi caso “slot-machine”).
Ce l'avevamo quasi fatta ma, purtroppo, il suo Governo ha voluto
bloccare tale legge all'inizio di giugno. Ci chiediamo il perchè ma, in
realtà, la risposta la conosciamo benissimo. Ad ogni modo troverà, tra
gli atti parlamentari, la nostra posizione: Atto Camera n. 1194, A.C. n.
1195, A.C. 1205, Atto Senato n. 847 ivi compresi tutti gli emendamenti
già presentati in Commissione Giustizia al Senato.
Come vede, ha una ottima base di partenza, senza perdere troppo tempo.
Serve una norma che riveda il sistema della prescrizione penale
perchè l'attuale formulazione permette, a chi commette reati,
soprattutto contro la pubblica amministrazione, di non pagare per le
proprie colpe, incentivando, per ciò stesso, la corruzione.
Ma lei farà una norma del genere avendo come collega di governo il Ministro Alfano oppure il Vice-Ministro Costa? Quelli del "lodo Alfano", quelli del "processo breve" che ammazzava i processi senza farli terminare, quelli della "legge ex-Cirielli"
grazie al quale i colletti bianchi sono sicuri di non poter essere
perseguiti, quelli che "sono garantisti" (ma sanno cosa vuol dire?) e
quindi votano NO a tutte le richieste di arresto che fioccano in
Parlamento per deputati e senatori?
Eppure anche il “rapporto anticorruzione della Commissione Europea” del 3 febbraio 2014 ha stigmatizzato l’inadeguatezza della legge “Severino” del 2012 sul fronte della prescrizione!
Il Movimento 5 Stelle ha già presentato, da più di un anno, le proprie
proposte sulla revisione dei termini di prescrizione e potrà trovarle
sempre nei nostri atti parlamentari: A.C. 1174, A.S. 1385, A.S. 1574. Le
facciamo notare che, da più di 4 mesi, chiediamo - ahinoi inutilmente -
al suo partito alla Camera, il Pd, di non ostacolare la discussione e
votazione di queste norme.
Forse, se il Governo avesse davvero interesse ad approvare una legge
giusta, basterebbe una telefonata del Presidente del Consiglio Renzi ai
suoi colleghi di partito. Una seria riforma della giustizia civile.
Negli ultimi anni si è sempre parlato di giustizia civile ma le uniche
norme che sono state emanate, sono servite esclusivamente ad aumentare
le tasse per l'accesso alla giustizia o ad ostacolare la difesa dei
propri diritti. Da dove partire per rendere più efficiente la giustizia
civile? Innanzitutto bisogna avere tempi certi ma ragionevoli. Siamo
contrari ad una giustizia sommaria. E per avere tempi certi bisogna
incentivare anche giudici e consulenti a lavorare per tempi ed
obiettivi.
È fondamentale riorganizzare il lavoro dentro i tribunali,
seguendo le best practices che già esistono, prevedendo anche concorsi
pubblici, giacchè abbiamo uno scoperto nel settore giustizia di oltre
8.000 unità. Questo è compito del Governo, non del Parlamento.
Bisogna snellire alcune procedure, incentivando, anche fiscalmente, chi
ricorre a procedimenti giurisdizionali semplificati. Ma per farlo è
necessario incentivare una nuova cultura agli operatori del diritto, in
primis giudici e avvocati. L’attuale giustizia civile premia i più furbi
e tassa i più onesti. È arrivato il momento di cambiare paradigma.
Gentile Ministro, per ottenere tutto questo basterebbero 2-3 mesi e
basterebbe, innanzitutto, la volontà politica di farlo. Noi questa
disponibilità l'abbiamo data sin dal giugno 2013, nel silenzio del suo
partito e dei suoi governi. E’ evidente a tutti che, dopo il Patto del
Nazareno, la lotta alla criminalità e, più in generale, la giustizia
penale, siano scivolate all’ultimo posto delle priorità del governo. Si
parla di responsabilità dei giudici, ma non crede che in Italia dovremmo
cominciare a sanzionare seriamente le responsabilità dei criminali,
anche se politici? Il Presidente Renzi ormai parla soltanto di giustizia
civile: proviamo un senso di ribrezzo nel constatare che un
Presidente del Consiglio possa ancora scendere a patti con Berlusconi
sulla giustizia.
Una volta attuate le vere priorità potremmo pensare a tutto il resto, come ad esempio un nuovo modello di Csm,
svincolato da logiche correntizie e partitiche. Perchè il male non è
solo il correntismo, su cui le ricordiamo ha un grande esperto accanto,
il suo sottosegretario Cosimo Ferri (nominato da Berlusconi nel Governo
Letta e confermato da Renzi nello stesso ruolo) che ha cercato di
manovrare le elezioni dei membri togati del Csm, ma anche le scelte
partitiche dei membri del Csm.
Perchè voi non dichiarate apertamente ed in trasparenza chi vorreste
votare? Perchè avete votato per 3 volte scheda bianca in Parlamento
facendo prorogare di diritto l'attuale Csm in scadenza? Le ricordiamo
Ministro che a luglio abbiamo chiesto a tutti i partiti di incontrarsi
pubblicamente e discutere delle elezioni del Csm, evitando di votare,
come per la Corte Costituzionale, persone vicine ai partiti o
addirittura attuali ed ex parlamentari. Ministro Orlando, è finito il tempo delle chiacchiere e degli slogan usando le slides. E' arrivato il momento dei fatti.
Quando il suo governo avrà le idee chiare ce lo faccia sapere." M5S Commissioni Giustizia Camera e Senato
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