23 lug 2015

...alfine non siamo altro...
Ognuno convinto e tetragono sulle sue tesi, che non sono neanche idee. Non originali almeno, perchè quelle sono un lusso concesso a pochi eletti...
...orecchianti di ipotesi pensate da altri, rimasticate e rivendute, che facciamo proprie solo perchè affini a quello che pensiamo in quel momento... che è poi l'idea erratica che ci siamo fatti di noi, credendo di sapere...
il potere... i soldi... economia e finanza altro non sono... e la politica, che rappresenta solo il modo per averne quanto più si può, dominando gli altri. Feticci sui quali abbiamo riposto ogni attenzione, solo perchè tutti conveniamo su un valore che non è tale; solo perchè abbiamo inventato un "amuleto" che ha sostituito il baratto nello scambio e nel possesso dei beni. Ignorando che così abbiamo scatenato la forza più perversa del nostro essere: l'egoismo più sfrenato, che ci perderà.
L'umile baratto...- scambio del necessario - che se fosse rimasto avrebbe impedito la spudorata accumulazione di ricchezze, possesso di uomini e donne comprese, che ha portato alla degenerazione attuale...
modernità, perfino...

...l'attuale ulteriore trasformazione dei soldi... della moneta, scorporando anche quella dal valore intrinseco e dalla realtà, tanto che non serve nemmeno più possederla fisicamente per essere padroni non già di tutti i beni del mondo, ma del mondo stesso, anime viventi comprese...
...e la successiva invenzione del Web, mezzo necessario a farla correre e scambiare alla velocità della luce, in ogni luogo, nel momento che serve, come neanche la carta poteva più permettere ai pochi che ambivano a diventare davvero padroni del mondo.
...e si discute di politica, economia, finanza, il potere - sapendone quanto il sesso degli angeli. E anche meno. Perchè il nostro orgoglio ci impone di cercare di capire ciò che abbiamo attorno, rendendoci nel contempo così velleitari da sentire il bisogno di comunicarne agli altri uno straccio di parvenza, solo per farlo vedere, servendo la nostra ambizione, quando invece è chiaro che non sappiamo davvero niente.
Perchè alla fine, la sola verità è questa. Più specialistico e acuto diventa il nostro sapere, più sicurezza ci dà, più possiamo dimostrarlo, e meno sappiamo. Perchè ci siamo specializzati su uno spicchio di realtà, intrerpretato a nostro piacere, solo guardandolo dalla serratura di una porta con di là il niente. Spesso scegliendo quella più in voga del momento. E il potere lo è sempre, in voga...
E non basta alcuno sprazzo di coscienza per farci desistere. Perchè uno stato di coscienza vigile e senziente, permanente, non è dato all'agire umano perchè trasfigurerebbe completamente la natura dell'uomo comune. Uno stato che si può tentare di raggiungere per la difficile e perigliosa via della meditazione, o della veggenza pura, sapendo che ci sono, come ignorano i più; se ne ha uno sprazzo ogni tanto, se si è molto fortunati, ma dopo essere usciti un attimo, o aver telefonato, svanisce, e non lascia più traccia di sè, precipitandoci di nuovo nello stato ordinario della distrazione continua dell'attaccamento alla vita materiale che ci circonda, bisogni e affetti compresi....
Così ... si torna a discutere accanitamente. Ancora. E ancora. Con lo stesso risultato, con lo stesso senso di possesso... del vuoto che abbiamo attorno... che con l'ausilio del WEB è diventato cosmico...
Uno dei tanti modi di sfuggire la vacuità della vita, e con essa, dimenticandola, anche la nostra morte...

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