27 mar 2016

La mano di Erdogan dietro gli attentati di Bruxelles, confessione di un agente dell’intelligence di Ankara

Recepit Erdogan
Da Redazione.  Arrivano nuove informazioni circa gli attentati di Bruxelles che mettono in luce i possibili mandanti degli attentati.
Un  comunicato del Comando delle forze curde/siriane recita: “Le forze popolari curde che combattono in Siria oggi [24 Marzo] sono riuscite a catturare  un qualificato funzionario dei Servizi Segreti di Intelligence della Turchia (MIT)  il quale,  una volta “sottoposto ad interrogatorio”, ha coinvolto il Presidente Erdogan”.
Al sito web di informazioni e strategie militari, ” Veterans Today”,  è stato dato accesso alle confessioni registrate che hanno rivelato il ruolo del MIT [Milli Istihbarat Teskilati, Servizi Segreti turchi] nelle esplosioni di Bruxelles ed i piani per effettuare ulteriori attacchi in giro per l’Europa.

Il “funzionario sospetto” ha confessato il suo ruolo nella pianificazione – a Raqqah – dell’attacco di Bruxelles, in collaborazione con l’ISIS.
L’informazione che ha portato alla sua cattura proviene da un’intercettazione effettuata dai russi. Ci è stato riferito che questi ultimi non sono stati coinvolti nella cattura, ma che una squadra di Spetsnaz [corpi speciali russi] potrebbe essere stata messa a disposizione come supporto.
I Servizi Segreti turchi gestiscono un centro di pianificazione operativa posto in un complesso sotterraneo di Raqqah, secondo il nostro riluttante informatore [il funzionario catturato]. Il centro, costruito al di sotto di un impianto di atletica, contiene scorte di armi chimiche e biologiche, tra le quali il gas sarin, il virus per l’influenza suina e tonnellate di materiali per la produzione di altri tipi di gas.
Le forze  USA, coordinandosi con l’unità siriana “Tigre”, hanno bombardato  quel complesso nell’Ottobre del 2014. L’operazione aveva portato  alla cattura di alcuni ufficiali del Qatar, dell’Arabia Saudita e della Turchia in meno di una mezza dozzina di operazioni congiunte realizzate segretamente.
La registrazione  dell’interrogatorio che abbiamo ricevuto fino ad ora dal Segretario Generale del DESI [Dipartimento di Sicurezza e Informazioni per l’Europa], Dott. Haissam Bou Said, indicano che, dietro agli orribili attentati suicidi, c’è proprio il MIT e che alcune cellule terroristiche turche erano state impiantate anni fa in Europa, in collaborazione con un’infrastruttura del crimine organizzato attiva nel traffico degli esseri umani e della droga, al lavoro con gruppi israeliani e sauditi per effettuare attacchi terroristici “false flag”.
Terroristi autori attentati a Bruxelles
Terroristi autori attentati a Bruxelles
Il Presidente Erdogan, secondo la nostra fonte, ha introdotto le cellule terroristiche addestrate dal MIT nascondendole all’interno del flusso di profughi, attentamente orchestrato, per poi indirizzarle presso le comunità della criminalità turca, con sede in Germania, Belgio ed Olanda.
Fonti dell’intelligence statunitense hanno notato che, da oltre un decennio,  la criminalità organizzata turca è concentrata a Monaco di Baviera, che costituisce  il “ground zero” per gli attacchi terroristici che dovrebbero colpire gli Stati Uniti alla vigilia delle prossime elezioni presidenziali.
Nel corso di una intervista rilasciata ieri, il Colonnello James Hanke, former G2 (Intelligence Chief) of NATO’s largest command, 3rd Army, ha fatto le seguenti dichiarazioni:
La NATO era stata messa al corrente di un piano di destabilizzazione della UE predisposto dalla Turchia. La disoccupazione in Europa è andata progressivamente aumentando in conseguenza dell’aumento dei salari, delle imposte e delle strette regolamentazioni ambientali mentre una buona parte dei posti di lavoro nella manifattura sono stati trasferiti in Turchia tanto da crearsi in questa nazione una base industriale manifatturiera, inclusa una industri di armamenti, eclissando la crescita economica della UE.
Il colonello Jim Hanke, da giovane, quando prestava servizio in Vietnam
Il colonello Jim Hanke, da giovane, quando prestava servizio in Vietnam
La crisi dei rifugiati, prefabbricata dalla Turchia e coordinata con Israele e l’Arabia Saudita, rappresenta semplicemente il passaggio successivo in una strategia di destabilizzazione, a cui fa seguito la fase a cui stiamo assistendo, quella dell’offensiva terroristica.
Peggio ancora la UE, con il suo ceto burocratico corrotto ed incompetente e con i suoi organismi di intelligence da lungo tempo infiltrati dal MIT e dal Mossad, non dispone di alcuna seria capacità di lotta al terrorismo.
Inoltre con una stampa ed i media controllati e la conseguente ascesa di movimenti populistici, tutto questo favorirà una implosione della UE, una ribalcanizzazione dell’Europa, anche se può sembrare un gioco di parole.
Fonte: Veterans Today
Traduzione: Manuel  De Silva

21 mar 2016

Uteri affittati, cervelli in attesa di utilizzo

La distruzione della famiglia e la mercificazione del corpo sono le ultime conquiste di una società atomizzata, confusa ed infelice, dove predomina la schizofrenia del razionale
La redazione - 21 marzo 2016
 di Gabriele Zuppa
Si affittano uteri, ma non solo: del proprio corpo si possono fare e si fanno da tempo tanti usi. Di recente possiamo far nascere in provetta, da sempre segregare in casa, rinchiudere in una cella, ecc. Possiamo venderci e svenderci, comprare e affittare: con i corpi tutto è possibile. Non con l’anima. Svenderla, svilirla è possibile; comprarla, affittarla non lo è: semmai la si edifica negli anni, nel corso di una vita – essa è la vita che si realizza. La mera esistenza è un’altra cosa: un’esistenza qualsiasi infatti non ci va bene – vogliamo vivere! Così diciamo. Eppure facciamo il contrario.
 Si è proposto di sopprimere, e si sopprimerà «l’obbligo reciproco di fedeltà dei coniugi»; non si è proposto, ma si soddisferà (comunque) il desiderio individuale di figli di un certo corredo genetico (il proprio, al momento). Così si avranno più diritti: quello di essere cornuti e quello di essere privi di un genitore (poiché il figlio che produciamo all’interno di una coppia omosessuale avrà il proprio corredo genetico in parte costituito anche dal corredo genetico di una persona che non conoscerà mai o che comunque non lo crescerà e non gli farà da genitore). Fuor d’ironia: avremo meno doveri, ma più diritti no. Cioè potremo fare un po’ di più quel che ci pare, ma a questo non corrisponderà che otterremo di più. Quel che non pretendiamo più dagli altri non lo potremo più pretendere per noi. Se abbassiamo l’asticella dei nostri doveri, abbassiamo anche quella dei nostri diritti. Se pare bene che non si pretenda nulla da noi stessi, pure non potremo avanzare nessuna pretesa. Esigere meno da noi stessi non ci farà ottenere di più. Sarà più facile, facile facile magari. Ma alla fine ci basterà quel poco, quella pochezza della quale ci saremo circondati?
 Se non facciamo promessa di fedeltà alla persona con la quale programmiamo il futuro della nostra vita, a chi la faremo? A chi saremo fedeli, di chi avremo fiducia? Chi crederà in noi? Che senso avrebbe la parola data se ci credessimo giustificati dal cambiarla da noi, quando non ci siano più le condizioni “opportune”? Che cos’è un uomo la cui parola non conta niente, che cos’è un uomo il cui significare in gesti e opere si annulla? L’onestà è il fondamento assoluto di tutti i valori; senza, la nostra esistenza si svaluta e si annulla nella contraddizione.  Nondimeno, la pratica della maternità surrogata – e la conseguente fecondazione eterologa – è contraddittoria. Che non si scelga di amare un bambino già dato alla luce da altri (in una usuale adozione) non può che essere dovuto al valore che si attribuisce al proprio corredo genetico. Ma se si riconosce valore al corredo genetico, lo si riconoscerà – proprio per questa attribuzione – anche per il nascituro, a cui però evidentemente viene negato un genitore con parte del suo corredo genetico: l’ovulo o lo spermatozoo lo riceverà da una persona esterna alla coppia. Fantastichiamo che questo sia amore; se lo è, tutt’al più lo è nelle intenzioni.  Smettiamo così di pretendere la fedeltà nei nostri confronti, sposiamo la facilità di tradire gli impegni presi – esultiamo per non dover essere nessuno. Ci prendiamo quel che desideriamo senza intravvedere che l’oggetto del desiderio contraddice il desiderio stesso. Desideriamo a caso e non sappiamo cosa dovremmo volere, perché non sappiamo più: e cosa ci sarebbe da sapere se tutto è relativo, non c’è una verità, tutto è permesso, anche rispetto ad una “unica” persona? Le teorie postmoderne hanno preparato il terreno non perché fioriscano personalità, ma perché si frammentino le persone. È l’epoca della schizofrenia.

fonte:  http://www.lintellettualedissidente.it/societa/uteri-affittati-cervelli-in-attesa-di-utilizzo/